“Ma facendo posturale si può guarire?!”

Facendo posturale si possono eliminare i dolori persistenti. 

Rendere l’attività fisica parte della nostra routine , il nostro stile di vita, questo è veramente difficile.

La migliore medicina è il nostro corpo, e il nostro corpo ci parla. La mattina, appena svegli, cosa si fa? Ci si stiracchia.. vero? Ci si allunga da una posizione che, probabilmente, abbiamo tenuto per ore. Ecco, il nostro corpo ci dice sottovoce con delicatezza e da dentro che se non ti muovi non ti alzi.

La curiosità è ciò che rende l’essere umano uomo. Ecco allora, incuriosiamoci. Quando si entra dentro una palestra chiediamo a chi ci mettiamo in mano.

“Bisogna portarsi dietro una gran cara amichetta” dico io “ Si chiama Costanza!” a volte la pigrizia, noia, la televisione, la cena, la famiglia, le scuse, il lavoro e tanto altro ci tengono lontano da quello che siamo naturalmente e geneticamente predisposti a fare. Perché, quel che penso è che non è che si nasce storti, si nasce , la maggior parte dei casi , “dritti” ma poi tendiamo a storcerci per inattività,  per cattive abitudini ( ce le abbiamo tutti)  e , sottolineo, motivi psicologici.

“Si, ma a me il dottore mi ha detto che devo fare nuoto! Sai ho problemi alla schiena!”  – Oh mamma e chi non ne ha. – Penso io. Ma non vorrei mai togliere l’entusiasmo della lamentela ad una persona.  

“Ma il tuo dottore ti ha chiesto se sai o non sai nuotare?

“Ma … secondo me è un problema di postura, questo dolore che ho qua ‘ai reni’?!”

Guardarsi capirsi, toccarsi e rendersi conto che il nostro corpo non è una palla di cristallo che non possiamo maneggiare e che più ci rendiamo conto che siamo fatti “di cose” e ossigeno. Ah quanto fa bene questo ossigeno.

Sembra assurdo un argomento del genere vero? La nostra vita si radica sulla respirazione: Ossigeno che entra e Anidride carbonica che esce.  Eppure quando si parla di respirare “bene” , c’è sempre questa voglia incresciosa di capire che tipo di respirazione fare.

“Si. Decisamente è un problema di postura.” Lo è sempre. Stiamo continuamente in posture più o meno disallineate, muscolature indebolite non resistono a questa incessante voglia di “camminare avanti” e respirare ancora meno. Solitamente tendiamo a respirare “corto” e ce ne accorgiamo quando ci ritroviamo inaspettatamente in apnea e dobbiamo fare un forte respiro per ristabilirci. Capita, no?! 

Non c’è una soluzione, una medicina. La nostra medicina è il nostro comportamento.

Non sono una grande amante del nuoto. Vedo il nuoto come qualsiasi tipo di sport per cui si deve avere passione coscienza consapevolezza tenacia tecnica e non come party family in cui ci si va per far fare attività fisica al bambino o “raddrizzare” ‘ste schiene.